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Come scrivere il proprio cv!
- 05/06/2017
- Posted by: admin
- Category: Curriculum Uncategorized
Come redigere un efficace curriculum? I consigli in merito si sprecano, entrando talvolta in aspetti di dettaglio francamente ininfluenti. E’ bene tenere sempre presente la funzione primaria di un curriculum: comunicare con chiarezza tutte le informazioni rilevanti per la propria carriera. Poichè il destinatario, assorbito dalla quotidiana lettura di pagione curriculari, finisce con l’apprezzare in modo particolare la sintesi espressiva e la chiara, quasi schematica dislocazione nel foglio delle informazioni. Vediamo ora le parti che compongono qualsiasi curriculum.
La lettera di accompagnamento
Serve ad illustrare le ragioni dell’invio e può quindi oscillare tra la versione telegrafica e quella in cui si intende fornire qualche ragguaglio in più o qualche elemento di personalizzazione, che non trovano posto nel curriculum vero e proprio. Se, ad esempio, ci fosse incompatibilità tra la residenza del candidato e la sede di lavoro proposta dell’inserzione, o la sede della società di consulenza, è bene qui chiarire i presupposti che portano al superamento del problema (prossimo trasferimento in zona, disponibilità a risiedere ovunque richiesto, eccetera).
Il foglio anagrafico
E’ consigliabile esprimersi in modo schematico e non discorsivo, ricorrendo anche ai possibili espedienti grafici per evidenziare i blocchi di informazioni.
* Nel primo blocco i dati anagrafici: data e luogo di nascita, residenza e recapito, stato civile e situazione nei confronti del servizio militare (per i giovani) sono più che sufficienti. Particolare attenzione va posta nel facilitare la presa di contatto da parte del consulente, aggiungendo il telefono dell’ufficio ed eventualmente anche quella di terze persone, che possano fungere da tramite.
* Nella seconda metà del foglio troveranno posto i dati relativi al percorso di studi effettuato, con i dettagli che il buon senso suggerisce: la tesi di laurea, ad esempio, può essere significativa per un neolaureato, ma cessa di esserlo dopo trent’anni di professione.
* Oltre all’iter di studi istituzionali si possono inoltre indicare gli eventuali corsi di formazione seguiti, a patto che aggiungano valore al curriculum, in quanto siano coerenti con la carriera seguita e con gli obiettivi professionali.
* Da ultimo si svilupperà il paragrafo delle lingue straniere. Un semplice aggettivo (buono, discreto, scolastico,) può essere inadeguato a descrivere la conoscenza che si ha di una lingua, per cui ad esso è corretto far seguire qualche nota esplicativa che ne illustri le modalità di apprendimento o le potenzialità di impiego, soprattutto quando se ne percepisce l’importanza ai fini della ricerca in essere.
Il curriculum lavorativo
* La maniera migliore per illustrare il proprio iter di carriera in modo sintetico è di scandirlo attraverso le date indicanti i periodi di permanenza nelle varie aziende. In caso di esperienza monoaziendale, è bene indicare i periodi di permanenza nelle diverse posizoni e/o funzioni.
* A fianco delle date di inizio e fine periodo si citerà l’azienda, accompagnandone la ragione sociale con alcuni dati esplicativi:
– il settore di attività:
– le dimensioni (espresso in fatturato e/o dipendenti);
– ulteriori brevi note esplicative, quali: l’ appartenenza o meno ad un gruppo multi-
nazionale, le caratteristiche manifatturiere ovvero commerciali, la dimensione dei
mercati serviti, e così via.
* Occorre a questo punto descrivere il ruolo svolto, citando la posizione ricoperta, la linea gerarchica di riferimento e l’eventuale numero di collaboratori alle proprie dipendenze. Anche in questo caso, tenendo a mente le regole primarie della sintesi, è possibile aggiungere qualche nota sui contenuti del lavoro svolto, sulle principali realizzazioni, sull’ambito di responsabilità e su qualsiasi altra notizia che può aver caratterizzato la propria esperienza professionale e che non emergerebbe dalla semplice descrizione della posizione. Lo spazio ideale per la descrizione della carriera è la singola pagina, anche se possono esservi eccezioni. Sarebbe ad esempio difficile convincere un project manager a non elencare tutti i progetti ai quali ha preso parte: in tal caso è opportuno predisporre un fascicoletto allegato, che verrà letto dal consulente se avrà tempo sufficiente.